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  • Dott.ssa Emilia Beani

Percorso terapeutico di coppia: quando dobbiamo intraprenderlo?


Esistono segnali più o meno evidenti che permettono di comprendere quando sia opportuno iniziare una terapia di coppia. Il primo elemento ha a che vedere con il malessere di uno o entrambi i partner. I problemi per i quali una coppia decide di intraprendere questo percorso possono essere svariati, come ad esempio mancanza di comunicazione, conflitti e discussioni frequenti, problemi legati alla sfera affettiva, sessuale, delusioni, frustrazione, perché la relazione non risponde ad aspettative pregresse, infedeltà, conflitti in relazione all'educazione dei figli, problemi di gestione e di modulazione delle emozioni come la rabbia e la gelosia...

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Quando una coppia sperimenta problemi nella propria relazione, senza riuscire a risolverli e trascinandoli nel tempo, di solito arriva un momento in cui tali problemi incominciano a deteriorare progressivamente il rapporto, generando insoddisfazione e ponendosi come causa potenziale di rottura.

Più frequentemente è proprio in questa fase che alcune coppie (o soltanto uno dei partner) si rivolgono ad un esperto che le aiuti a salvare la propria relazione. Premetto che, di solito, la terapia di coppia fallisce se non vi è impegno e volontà di modificare i comportamenti da parte di entrambi i partner. Sarebbe importante evitare di aspettare che la crisi sia ormai percepita dalla coppia come irrisolvibile e insanabile per iniziare questo percorso, in ogni caso, è fondamentale la motivazione, la fiducia e la partecipazione attiva dei partner, i veri protagonisti del cambiamento.

Man mano che il processo terapeutico si dipana la coppia dovrebbe lavorare sugli aspetti fondamentali della dinamica relazionale, comunicativa, sui nodi conflittuali di coppia e genitoriali. Ovviamente i cambiamenti profondi non si producono dall'oggi al domani, sebbene talvolta persino a partire dai primi incontri si possono osservare cambiamenti sostanziali negli atteggiamenti e nello stato d'animo della coppia. Naturalmente, sottolineo sempre nel primo incontro (che può essere individuale per poi essere congiunto), quando si va in terapia di coppia sena alcuna motivazione, ma soltanto perché nessuno possa dire che "non si è fatto di tutto" per salvare la relazione, l'efficacia del percorso viene meno. Spesso uno dei componenti della coppia non è motivato a iniziare un percorso. Proprio per questo motivo è frequente che il primo incontro sia individuale, la paura che sia un "estraneo" a dare suggerimenti su questioni private è una resistenza inconscia verso l'apertura di un nuovo dialogo con il partner. In realtà il fatto che sia una persona esterna, competente e professionale, è garanzia di imparzialità e di obiettività. Contrariamente a un amico o a un parente, l'esperto resta al di fuori dell'aspetto emotivo e può trattare i problemi senza coinvolgimento. Ciò detto, vorrei chiarire un punto: nessuna terapia di coppia funziona "di per sé". Al di là della modalità e dell'esperto, che pure sono importanti, contano innanzitutto tre cose: la volontà, la costanza e la lealtà di chi vi si affida.

Se ci sono queste premesse in entrambi i partner un percorso di coppia può dare un valido contributo alla soluzione di una crisi. Questo, dico spesso, non garantisce che la coppia ritroverà gli splendori di un tempo, sicuramente otterrà una maggiore chiarezza dei problemi, una migliore capacità di comunicare, una serie di suggerimenti personalizzati per ritrovare intesa e complicità.

Per prenotare un colloquio informativo a Chiavari, potete fissare un appuntamento mandando un sms oppure telefonando al cell. 339 2204140 oppure una email all'indirizzo unacoppiaperlacoppia@gmail.com

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