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Dott.ssa Emilia Beani

Il rapporto tra figli e nuovi partner: come affrontare i problemi e raggiungere la stabilità


Come e quando presentare il nuovo partner ai figli? E se, a sua volta, il nuovo compagno o compagna ha altri figli come possiamo gestire questa nuova complessità familiare?

Oggi non sono poche le coppie che si separano e sempre più frequentemente si formano nuove coppie dove ci sono già dei figli avuti da relazioni precedenti. Le cosiddette famiglie "ricostituite" dopo una separazione o un divorzio sono spesso una realtà non semplice da gestire dal punto di vista delle dinamiche relazionali.

Fin dall'inizio nella famiglia tradizionale i ruoli sono ben definiti. Nelle famiglie ricostituite viene a mancare questa chiarezza e può succedere che il nuovopartner possa avere qualche problema nel trovare un posto all'interno della nuova famiglia e ad identificare una linea di condotta coerente. Può passare da un atteggiamento in cui manifesta un eccesso di ruolo, ad esempio voler educare figli non suoi, o all'estremo opposto assumere un ruolo di fastidiosa marginalità che porta ad un disinteresse. Può sentirsi messo in secondo piano rispetto ai figli e anche rispetto all'ex coniuge, pur avendo un buon rapporto con il partner.

Dopo questa premessa cercherò di rispondere alla prima domanda. I figli hanno bisogno di continuità e stabilità nel vivere quotidiano, proprio perché i cambiamenti, i modi e i tempi per assimilarli sono molto diversi rispetto agli adulti. Dall'altra parte i genitori separati hanno il diritto di rifarsi una vita con un altro partner.

Quando uno dei genitori, o entrambi, inizia una nuova relazione di coppia è importantissimo non farsi prendere dalla fretta nel presentare il proprio compagno o compagna ai propri figli, fino a quando non ci si è resi conto se si tratta di una storia passeggera o di una storia che può durare nel tempo, più stabile e basata su obiettivi comuni.

Questo è fondamentale perche i bambini tendono ad affezionarsi facilmente e potrebbero subire un'altra sofferenza oltre alla separazione dei genitori. Se si è sicuri che la nuova relazione possa essere durevole nel tempo è giusto parlarne con i figli.

Meglio sarebbe coinvolgere l'altro genitore e dirlo insieme, ma non sempre ciò risulta possibile. Per il bambino deve essere chiaro che il nuovo compagno della mamma non sarà il nuovo papà. Lo stesso vale per la nuova compagna del padre. Saranno nuovi affetti che arricchiranno la sua vita. E i genitori gli vorranno bene esattamente come prima. Inizialmente gli incontri devono essere brevi per fare abituare tutti in modo graduale. L'ideale è fare tutti insieme qualcosa che piaccia al figlio, che sia mangiare la pizza o andare al parco.

Perché è importante che ciò avvenga in modo graduale? Perché per sentirsi sicuri e sereni i bambini devono avere tutto il tempo per abituarsi a questo nuovo cambiamento. Figli e nuovi compagni non devono per forza piacersi da subito. All'inizio sarà il nuovo compagno o compagna ad inserirsi ed adattarsi alle dinamiche tra genitore e figlio, non il contrario. E' importante non forzare...impareranno a conoscersi un po' alla volta. E' possibile in questo modo arrivare a costruire un rapporto rispettoso, di fiducia ma senza costrizioni di alcun tipo, in base al proprio carattere e alla propria volontà. I nuovi partner, inoltre, dovrebbero porsi come delle figure affettive, dei punti di riferimento per il bambino o l'adolescente, ma stando ben attenti a non sostituirsi ai genitori.

Anche la famiglia ricostituita, come tutte le famiglie è un processo in evoluzione. All'inizio la famiglia ricostituita sperimenta uno stadio cosiddetto "ottimista", dove si progetta senza essere realistici. E' proprio in questa fase che si rischia di fare dei gravi errori, come pensare che la nuova relazione possa aiutare a cancellare o dimenticare la precedente o che il nuovo partner possa diventare genitore di figli non suoi, stabilendo nuove regole di vita quotidiana. Dopo un periodo iniziale di entusiasmo, si possono manifestare i primi conflitti ma se si riescono a superare si puo' raggiungere la stabilità e l'accettazione reciproca. Gli aspetti problematici però non riguardano solo il rapporto partner-figli ma anche le relazioni che vengono a crearsi tra i propri figli e quelli del nuovo compagno o compagna. Un argomento complesso e articolato che affronteremo insieme nel post della settimana prossima.

Per prenotare un colloquio informativo gratuito presso il Centro Noi@Psiche, a Lavagna, potete fissare un appuntamento mandando un sms oppure telefonando al cell. 339 2204140 oppure una email all'indirizzo unacoppiaperlacoppia@gmail.com

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