Metter su una famiglia ricostituita o allargata non è un'impresa facile, si tratta di un percorso ad ostacoli dove i genitori naturali e quelli acquisiti giocano un ruolo fondamentale. Per riuscire piano piano a cavarsela in questo complicato ménage occorre tanta pazienza, molta flessibilità, empatia, capacità di sdrammatizzare e...grande equilibrio.
Inizialmente si possono verificare delle gelosie tra il figli e i nuovi partner, questi ultimi possono essere percepiti come figure che sottraggono le attenzioni del genitore, a loro volta i nuovi compagni possono sentirsi subordinati rispetto ai figli o agli ex coniugi.
Sempre più spesso si formano famiglie di cui fanno parte figli da entrambe le parti. Anche in questi casi gli adulti devono agire con grande equilibrio e tatto. In generale i figli più piccoli sono quelli che si adattano più facilmente, mentre i più grandi si oppongono alla presenza dei fratelli acquisiti, in quanto si sentono derubati dall'affetto e talvolta anche dallo spazio fisico, magari per la cameretta. Per queste e altre motivazioni, dopo un periodo iniziale di entusiasmo, dove tutti erano contenti di costruire una nuova famiglia, prima di scontrarsi con i problemi del quotidiano, si può verificare una crisi, che è fisiologica. E' necessario fronteggiare questo momento con buon senso e, attraverso il dialogo tra tutti i componenti, ascoltare tutti i figli e analizzare le necessità di ciascuno, evitando paragoni che potrebbero ferire o offendere. A volte mi viene chiesto "Che cosa si può fare per sopravvivere?" Non credo ci sia una ricetta valida per tutti, ogni nuova famiglia deve trovare il suo personalissimo modo di sopravvivere. Sicuramente è importante imparare a dosare l'affetto, le attenzioni, l'ascolto e la presenza in maniera equa ed imparziale fra tutti i figli. Nello stesso tempo riuscire a mantenere unità di intenti educativi con i loro padri e madri naturali, che restano comunque il loro primo legame affettivo.
Affrontare questo intreccio di relazioni ed emozioni può riuscire con una buona dose di diplomazia e di buon senso. E quando occorre, come sempre, è bene chiedere aiuto. D'altra parte può aiutare sapere che nelle famiglie numerose i figli hanno più punti di riferimento, più possibilità di avere compagni di giochi e di vita, fratelli con cui condividere momenti buoni e cattivi, imparando sul campo l'accoglienza e la condivisione. Un segnale percepibile che la crisi è superata e che la nuova famiglia incomincia a trovare un equilibrio è la presenza del senso del "noi", si incomincia ad accettare l'idea di stare insieme, qualcuno inizia a dire la "nostra famiglia" e gli altri accettano quel modo di esprimersi. I componenti del nuovo nucleo diventano consapevoli che i sentimenti e i pensieri si possono trasformare, le diversità che in passato provocavano rabbia, ora possono essere tollerate e concesse. Ci sarà un nuovo riassestamento basato su principi meno ottimisti ma sicuramente più realistici e solidi.
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